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Mio padre mi diceva sempre che una persona, dopo esser divenuta cadavere, è solo un oggetto.
Qualcosa a cui i medici devono prestare attenzione solo se la morte è avvenuta in maniera innaturale, solo se un'autopsia può portare vantaggi per scoprire qualcosa di nuovo.

Non posso dargli ragione, non posso dargli torto.

È passata ormai una settimana dalla morte della Martin, ho saputo il suo nome solo dopo che l'avevano portata via sotto un lenzuolo, eppure la storia tra me e lei non è ancora finita.
A quanto pare avremo un ultimo appuntamento, non le porterò rose, non sarà in un bel ristorante tra bisturi, tavoli d'acciaio e luci al neon.
Quelli dell'Hall Point avevano bisogno della mia testimonianza per il fatto accaduto, ma visto che sono anche medico Elizabeth ha ben pensato di tirarmi dentro per questo lavoro. Non che abbia un disperato bisogno di soldi ma sono curioso, quella donna è morta in maniera atroce ed inconcepibile, se posso scoprire qualcosa sarà anche a mio vantaggio.
Ammetto che tutta la riservatezza richiesta dalla ragazza dello Skyplex mi turba, in parte, ma sulla Lattina -come ho sentito più volte nominarla- ci sono anche alcuni dei Ravens, sebbene io non sia un chiacchierone non so di quanta fiducia possa godere dagli estranei.

Ormai dovrei essere abituato ai cadaveri, non è il primo ed è di un'estranea. Eppure, forse proprio perché non riesco a capire la magnitudo del dolore che si scatenerà con la sua dipartita, non conoscendo la sua vita, provo una fitta di dispiacere. 
Another corpse in the pile.

Forse mi farò dire dove la seppelliranno, se lo faranno.
Forse le porterò una rosa.
... forse potrei anche andare a trovare Richard.